Una grave crisi attanaglia i produttori di latte di bufala. La riduzione della domanda di prodotti caseari ha fatto si che si accumulasse una grande quantità di latte congelato, stimata in circa 31 milioni di litri, cosicché agli allevatori vengono proposte riduzioni di prezzo per i futuri contratti di acquisto del latte.

Come uscire da questa situazione che comporta notevoli ripercussioni economiche? Lazzaro Iemma, presidente della Federazione nazionale allevamenti bufalini di Confagricoltura, afferma: “Per prima cosa serve una modifica al decreto interministeriale, Masaf e Ministero della salute, sulla tracciabilità del latte bufalino. La procedura attuale è farraginosa e allunga i tempi. Per porre fine a tutto ciò chiediamo che venga istituito un portale unico trasparente, con maggiori controlli sull’inserimento e la verifica dei dati, che garantisca un riscontro oggettivo sia presso le stalle che nei caseifici, per difendere s gli allevatori e i consumatori da pratiche commerciali sleali”.

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