Aumento complessivo delle retribuzioni del 6%, che tiene conto dell’inflazione e garantisce una giusta retribuzione per i lavoratori agricoli. Ma anche l’introduzione di premi di produttività, un maggiore sostegno alla manodopera migrante, più attenzione al problema delle donne vittime di violenza, iniziative per il contrasto al caporalato e al lavoro nero attraverso la costituzione e attivazione della Rete Agricola di Qualità. E maggiori tutele sociali in tema di welfare contrattuale.
È stato siglato il rinnovo del Contratto Provinciale di Lavoro (CPL) per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Benevento. Le Organizzazioni Agricole Confagricoltura, Coldiretti e CIA, insieme ai sindacati Fai Cisl e Uila Uil, hanno raggiunto un accordo nel pomeriggio di ieri, martedì 10 settembre.
Tra le principali novità, l’aumento del salario del 5% a partire dall’1 settembre 2024 e di un ulteriore 1% dal prossimo 1 gennaio. Vengono istituite nuove figure professionali, vengono potenziati gli enti bilaterali e previsti premi al raggiungimento di obiettivi aziendali. Per le donne vittime di violenza, sono stati previsti interventi a loro tutela; mentre in tema di welfare è previsto un ulteriore periodo di aspettativa per i lavoratori con patologie oncologiche e neurodegenerative, nonché ulteriori prestazioni integrative riconosciute dall’ente bilaterale EBAT. Infine, importanti novità riguardano i migranti, con l’impegno di risolvere i problemi relativi al trasposto e alla formazione in lingua.
Il presidente di Confagricoltura Benevento, Antonio Casazza, annunciando la firma dell’accordo, ha espresso grande soddisfazione per le sensibilità mostrate dai rappresentanti sindacali nel raggiungere questo importante accordo provinciale. “Con questo rinnovo intendiamo superare il difficile momento che il settore sta vivendo, puntando alla valorizzazione del lavoro in agricoltura e all’incremento e al miglioramento delle prestazioni welfare garantite dall’Ente bilaterale, fornendo allo stesso tempo risposte concrete a tutti i lavoratori del comparto e alle aziende agricole”.